Adottare significa accogliere un bambino che c'è già. L’adozione nasce dall’incontro tra il DESIDERIO di una coppia di avere un figlio e il DIRITTO di un bambino ad avere una famiglia. Al centro si colloca il BAMBINO perché è lui ad avere diritto di crescere amato in una famiglia.
In Italia, l’adozione può avvenire attraverso l’adozione nazionale o internazionale. Entrambi i percorsi sono regolati da normative specifiche e richiedono una serie di passaggi, alcuni comuni.
PASSI COMUNI NELL’ADOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
I requisiti per l’adozione nazionale e internazionale sono simili (L.184/1983), per quest’ultima includono anche l’adesione alla Convenzione de L’Aja del 1993 sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale.
1. Requisiti per adottare
2. Presentazione della domanda di adozione
La domanda è formulata su moduli forniti dalla cancelleria adozione dei Tribunale per i Minorenni del distretto di residenza con allegati i documenti richiesti.
3. Approfondimenti disposti dal Tribunale
Una volta presentata la domanda, inizia la valutazione da parte dei Servizi Sociali: corsi di formazione obbligatori per gli aspiranti genitori adottivi, colloqui con assistenti sociali e psicologi, visite domiciliari. L’obiettivo è verificare l’idoneità della coppia a educare, istruire e mantenere i minori.
La legge sull’adozione prevede che le indagini siano completate entro 120 giorni (prorogabili una sola volta) dall’invio della documentazione relativa alla coppia da parte del Tribunale per i Minorenni che ha disposto l’accertamento dell’idoneità. Al termine del periodo di accertamento, i servizi devono redigere una relazione conclusiva che sarà inviata al Tribunale per i Minorenni di competenza.
4. Valutazione
Se la valutazione è positiva, la domanda di adozione nazionale ha una validità di tre anni ed è rinnovabile alla sua scadenza, per l’ipotesi in cui i coniugi intendessero percorrere la via dell’adozione nazionale ma non avessero avuto alcun riscontro da parte del tribunale nel corso dei tre anni.
ITER ADOZIONE NAZIONALE
1. Abbinamento
Dopo il decreto d’idoneità, i Servizi Sociali cercano di abbinare la coppia con un bambino adottabile. Questo processo può richiedere tempo, poiché si cerca di garantire la migliore corrispondenza possibile tra le esigenze del bambino e le caratteristiche della famiglia adottiva. Alcune coppie verranno contattate dal Tribunale più volte ma non avranno alcun abbinamento, altre non riceveranno mai la telefonata, altre saranno chiamate subito concludendo felicemente l’iter. Non esiste una regola fissa. Sia in un caso che nell’altro la coppia non si deve scoraggiare.
2. Incontro e Inserimento
Dopo un possibile abbinamento, gli aspiranti genitori incontrano il bambino nella struttura in cui vive. Superato il primo incontro, si procede con un periodo di inserimento graduale, durante il quale il bambino inizia a familiarizzare con la nuova famiglia.
3. Sentenza di Adozione
L’affidamento preadottivo ha durata di 1 anno. Se il periodo di inserimento si conclude positivamente, il Tribunale emette la sentenza di adozione definitiva, che sancisce legalmente la nascita del nuovo nucleo familiare.
ITER ADOZIONE INTERNAZIONALE
1. Scelta dell’ente
Una volta ottenuta l’idoneità dal Tribunale, la coppia deve scegliere un ente autorizzato che farà da intermediario con il Paese d’origine del bambino.
2. Abbinamento
Sarà l’ente a trovare l’abbinamento migliore. Questo processo varia a seconda delle leggi e delle procedure del Paese d’origine del bambino.
3. Viaggio e Incontro
Trovato l’abbinamento, la coppia deve recarsi nel Paese del bambino per incontrarlo. In alcuni casi, potrebbe essere necessario più di un viaggio e diversi incontri per completare l’iter. Altre volte la coppia dovrà vivere nel Paese per diverse settimane.
4. Adozione
Il Paese d’origine del bambino emette una sentenza di adozione, che deve essere riconosciuta dalle autorità italiane. A questo punto, il bambino può entrare in Italia e la coppia può procedere con l’adozione definitiva.
5. Post-Adozione
Una volta che il bambino è in Italia, i Servizi Sociali monitorano l’inserimento del bambino nella nuova famiglia per un periodo di tempo fissato dal Paese d’origine. Questo monitoraggio è fondamentale per assicurarsi che l’adattamento del bambino proceda positivamente.
DIFFERENZE TRA ADOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
In entrambi i casi ogni fase del processo è pensata per garantire il benessere del bambino e la creazione di un legame familiare stabile e duraturo.
L’adozione nazionale è gratuita e sono i Servizi Sociali a seguire l’evoluzione; tuttavia la coppia non sa mai a che punto è il suo fascicolo, se verrà chiamata e anche se venisse chiamata l’abbinamento non è certo perché altre coppie vengono interpellate per individuare la migliore per quel bambino.
Nell’adozione internazionale i costi variano a seconda del Paese e dell’ente che segue le procedure; la coppia può chiedere all’ente a che punto è la pratica; una volta fissato l’abbinamento è raro che ciò non vada a buon fine. Ad adozione conclusa lo Stato rimborsa parte delle spese sostenute.
A cura di: ItaliaAdozioni Aps - Conoscere l’adozione aiuta l’adozione
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