È ormai risaputo che i primi tre anni di vita di un bambino sono gli anni più sensibili per plasmare le sue potenzialità cerebrali; pertanto le proposte che gli presentiamo in questo periodo risultano molto significative per la sua crescita.
Tra queste proposte significative vi è anche l’abitudine di leggergli quotidianamente delle storie adatte alla sua età.
Cinque buoni motivi
Questa preziosa opportunità aiuta il bambino ad acquisire nel tempo le seguenti competenze:
1. tranquillizzarsi attraverso l’ascolto;
2. stare attento e sviluppare la memoria;
3. saper aspettare per mettersi in ascolto;
4. sviluppare il linguaggio e arricchire il suo vocabolario;
5. porsi domande per confrontarsi.
Naturalmente queste competenze si sviluppano sempre di più man mano che il bambino cresce: più questa pratica è precoce e più il bambino ha la possibilità di potenziarle gradualmente.
L’adulto dovrà coinvolgere il bambino in modo positivo e propositivo, motivandolo a essere sempre più curioso nell’ascolto della lettura proposta.
L’importanza di trovare il tempo e il desiderio di leggere per i propri figli
Ovvio che se l’adulto non ama leggere, sarà ben difficile che il bambino si possa avvicinare serenamente all’ascolto anche di una semplice lettura.
Il mio consiglio è quello di trovare il tempo e il desiderio di farlo perché, credetemi, è un’opportunità preziosa da condividere fin da subito con i vostri bambini.
L’estate in questo ci aiuta, perché è un periodo favorevole per riuscire a combattere la fretta che ogni giorno ci ostacola a trovare il tempo da dedicare ai nostri figli.
Quali vantaggi comporta la lettura precoce nell’esperienza scolastica?
I bambini, che fin da piccoli hanno potuto ascoltare i propri genitori leggere ad alta voce, sono quei bambini che otterranno in futuro migliori risultati anche in altre discipline scolastiche, perché questa pratica stimola a controllare meglio l’attenzione e a pianificare con metodo il proprio modo di studiare.
Con i bambini bisogna essere lungimiranti.
Iniziare la scuola primaria con scarse capacità di base è già uno svantaggio in atto. In un mio precedente articolo avevo evidenziato che spesso si arriva alla scuola primaria, ma già anche alla scuola dell’infanzia, con capacità differenti a più livelli, proprio perché le competenze acquisite da ogni bambino si avvalgono di esperienze pregresse diverse.
Ovvio che la scuola dell’infanzia aiuta molti di loro a riallinearsi con le competenze spettanti per età, ma ciò non basta! Anche la famiglia deve collaborare per realizzare questo processo di crescita, altrimenti il bambino si troverà ad affrontare la scuola elementare con più difficoltà.
I benefici della lettura fin dai primi anni
Se il bambino viene esposto precocemente alla lettura ad alta voce prima con libricini con frasi semplici, poi con la proposta di libri più complessi, lo metteremo nella condizione di abituarlo a manipolare e conoscere i libri in tutte le loro sfaccettature.
Attraverso questa possibilità il suo linguaggio migliorerà notevolmente sia sul piano della comprensione che dell’espressione.
Il vocabolario sarà più ricco proprio perché sui libri si possono trovare termini che difficilmente utilizziamo quando parliamo, pertanto l’acquisizione di questo vocabolario più ricercato permetterà al bambino di esprimersi in futuro in modo più raffinato, sia sul piano espressivo sia nella scrittura.
Quanto tempo bisogna dedicare alla lettura?
La lettura ha bisogno di un tempo sufficiente da dedicarvi: quando sono piccolini bastano 10-15 minuti al giorno, ma man mano che crescono arriveremo a dedicarvi almeno un’oretta.
Il bambino piccolo tenderà a farvi rileggere più volte lo stesso libro; lasciateglielo fare, perché ha bisogno di più tempo per introiettare nuovi termini e significati. Per bambino piccolo intendo anche il neonato, perché, riconoscendo da subito la voce della mamma, è già in grado di imparare ad ascoltarla con attenzione.
La bellezza della voce umana
Mi permetto di fare una dura critica a tutti quei dispositivi digitali che trovate in commercio e che nascono per sostituire l’adulto, cioè quei dispositivi che con voce metallica leggono al nostro posto le storie.
Nessun libro digitale può sostituire la voce dell’adulto e l’intonazione affettiva che solo un genitore o un parente prossimo può donare al bambino: l’adulto deve leggere con trasporto e dare la giusta intonazione, senza farsi prendere dalla fretta.
Trovare del tempo per potersi sedere accanto al proprio figlio per leggergli una storia, significa dimostrargli che teniamo tanto a lui e questo non farà altro che aumentare la sua autostima!
La lettura: occasione per rinforzare il legame tra bambino e genitore
Non dimentichiamo, come sosteneva Vygotskij, psicologo e pedagogista sovietico, che l’apprendimento è un processo sociale e collaborativo: questo significa che possiamo imparare solo attraverso l’interazione con l’altro (umano)! Cosa c’è di meglio dei genitori per imparare fin da piccoli?
Anche quando il bambino avrà imparato a leggere, sarà importante ascoltarlo affinché migliori le sue competenze di lettura, ma continuare a leggergli le storie ad alta voce lo aiuterà ulteriormente a garantirgli il giusto successo formativo e a condividere la gioia del tempo che gli dedicheremo.
Buona lettura!
A cura di: Dott.ssa Michela Maddalena Capasso, Logopedista
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