Tecnologia, internet e social fanno ormai parte della vita quotidiana di bambini e ragazzi e come ogni mezzo di comunicazione e ogni contesto sociale, anche questo mondo prevede un particolare linguaggio. Il cosiddetto "linguaggio del web" va considerato nel significato più ampio del termine, ovvero non solo per quanto riguarda la lingua e la parola, ma estendendolo all’intero sistema di comunicazione, tra cui modi di dire, particolari accezioni con cui vengono utilizzati alcuni termini, atteggiamenti, convenzioni.
L’apprendimento del linguaggio del web può essere difficile per chi non è nato nell’epoca dei social, che di per sé costituiscono una realtà vasta e dispersiva, con cui è complesso imparare a interfacciarsi "a posteriori". Tale complessità deriva anche dalla settoriale e rapida evoluzione linguistica che ha luogo sulle piattaforme di interazione online: neologismi, abbreviazioni o acronimi si palesano e si sostituiscono molto velocemente, pronti a confondere i boomer (adulti impacciati nell'utilizzo della tecnologia e nell’interazione sui social).
In questo contesto, interessarsi e costruire un piccolo glossario del linguaggio digitale è sicuramente utile per i genitori che vogliono avvicinarsi al mondo della socialità online in modo da ridurre le distanze con i propri figli. Per esempio, potrebbe essere interessante conoscere alcuni dei trend più famosi di TikTok, il social più usato dai ragazzi attualmente, ossia dei video che diventano talmente popolari che vengono poi riproposti da migliaia di utenti, i quali ricreano lo stesso video sulla stessa traccia audio, dandone però la propria interpretazione.
I trend possono consistere, per esempio, in delle challenge, ossia sfide social in cui si chiede agli utenti di partecipare condividendo la propria risposta alla sfida. Specialmente se vi partecipano degli influencer, la challenge diventa un contenuto altamente virale (caratteristica di un contenuto che si diffonde molto rapidamente sul web, ottenendo un riscontro straordinario da parte degli utenti).
Alcuni trend vengono indicati con degli acronimi, come per esempio "ootd" ("outfit of the day" in cui gli utenti mostrano come sono vestiti), "grwm"("get ready with me" in cui ci si registra mentre ci si trucca e si sceglie l’ootd), "wiead"("what I eat in a day" in cui i giovani, femmine nel 90% dei casi, mostrano cosa mangiano in una giornata). Risulta chiaro che i trend possono essere tanto costruttivi e interessanti quanto intrinsecamente problematici, come i video wiead, che possono influenzare negativamente le abitudini alimentari degli utenti, aumentandone anche il rischio di disagi o disturbi alimentari.
Altri termini tipicamente usati nel mondo dei social si riferiscono, per esempio, a comportamenti negativi messi in atto online in ambito relazionale: tra questi troviamo l’orbiting, che indica la costante presenza online di un’altra persona (tramite commenti, like o visualizzazioni), nonostante la mancanza di coinvolgimento reale nella relazione da parte della stessa; simile all’orbiting è il ghosting, il comportamento di chi decide di interrompere bruscamente una relazione sentimentale scomparendo dalla vita del partner, rendendosi irreperibile anche online. Una pratica tanto diffusa online quanto rischiosa è il grooming: una forma di adescamento di minori effettuata attraverso conversazioni e contatti online tramite falsa identità.
In conclusione, un primo passo da compiere per quei genitori che vogliono ridurre le distanze digitali con i propri figli è imparare le definizioni più usate sul web ma soprattutto interessarsi al linguaggio del singolo figlio o figlia, per iniziare a conoscere il mondo che queste parole "disegnano" dentro e fuori la rete. Accogliendo le novità che, a partire dall’uso online, sono state anche introdotte nella lingua di uso comune dei più giovani. In questo modo sarà possibile sviluppare una sorta di "bilinguismo", fondamentale per accompagnare i propri figli nella costruzione di un rapporto sano, informato e prudente con il mondo online.
A cura di: Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus
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22 Luglio 2024
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