Costruire una famiglia mista significa offrire sicurezza a un bambino adottivo e incoraggiare empatia nel fratello biologico. Seguirli nelle loro tappe dell’incontro e della convivenza, rispettare i bisogni e i sentimenti di entrambi è fondamentale.
L'arrivo di un figlio adottivo in una famiglia che ha già figli biologici rappresenta un'esperienza di profonda trasformazione e crescita per tutti i membri. È un percorso che richiede ai genitori un impegno significativo, non solo nell'organizzazione pratica, ma soprattutto nella preparazione emotiva dei figli già presenti. È fondamentale accompagnarli in questo cammino, aiutandoli a comprendere e accogliere il nuovo membro della famiglia.
LE MOLTEPLICI VIE DELL'ADOZIONE
Le motivazioni che portano una coppia a decidere di intraprendere il processo d’adozione possono essere molteplici: alcune sono legate a una condizione clinica, di infertilità ad esempio, altre connesse al desiderio di allargare la famiglia oppure motivate da un forte senso di responsabilità sociale. Sebbene una parte significativa delle adozioni sia motivata da questioni di infertilità, non mancano i casi di coppie che, pur avendo già figli biologici, desiderano adottare.
Dal punto di vista legale, è importante sottolineare che avere figli biologici non costituisce un impedimento all'adozione. La normativa vigente non prevede infatti che le coppie richiedenti debbano essere prive di altri figli. L'unico requisito generale, salvo eccezioni specifiche, riguarda la differenza di età tra i figli: il figlio biologico deve essere più grande di qualche anno rispetto al minore adottato. Questo accorgimento è volto a favorire un equilibrio e una sana dinamica all'interno del nucleo familiare.
CRITICITA' DELL'INNESTO
Quando in famiglia è già presente un figlio biologico, l’arrivo di un fratello adottivo può rappresentare un cambiamento significativo per tutti. Il bambino adottato entra in un sistema relazionale già formato e consolidato; ci sono genitori con abitudini e vite già in moto e un fratello o una sorella che potrebbe avere difficoltà nel comprendere il nuovo arrivato. E’ per questo che l’inserimento va preparato con attenzione, spiegando con parole semplici ai figli già presenti in famiglia cosa significhi adottare e che ruoli andranno i piccoli ad assumere come fratelli o sorelle maggiori.
Nella maggior parte dei casi, la presenza di un fratello biologico può essere un grande supporto per il nuovo arrivato. Soprattutto se il figlio maggiore ha raggiunto una buona autonomia e sicurezza affettiva, con basi relazionali già solide e stabili, potrà facilitare l'integrazione e il senso di appartenenza del bambino adottato.
L’EQUILIBRIO TRA FRATELLI
Un minore adottato quando entra in una nuova famiglia con un figlio biologico deve ambientarsi e porre le basi per la propria crescita umana ed emotiva. Come già detto, in questo ha un ruolo fondamentale il rapporto che si instaura con i figli biologici dei genitori adottivi, importante nel definire la stabilità dell’adottato.
Ricordiamo ad esempio la testimonianza di un papà adottivo che, con sua moglie, ha deciso di allargare la famiglia quando il figlio biologico della coppia aveva cinque anni. L’esperienza con il primo figlio ha reso la nuova genitorialità meno inedita e li ha aiutati molto nel capire che atteggiamento assumere. Importante nella crescita del figlio adottivo è stato il rapporto sereno con il figlio biologico. I due ragazzi col tempo non hanno mai sentito alcuna differenza tra di loro, ma hanno instaurato una relazione equilibrata e sana. Fino a quando il secondo figlio ha compiuto i 13 anni, i due bambini hanno infatti condiviso tanti momenti di gioco, compiti e hobby che hanno facilitato l’intimità e il senso di appartenenza.
QUANDO EMERGONO TENSIONI
Non tutte le esperienze testimoniano un rapporto sereno tra figli biologici e adottivi. In alcuni casi, infatti, non mancano tensioni generate da sentimenti di esclusione o competizione per attenzioni, o da difficoltà legate all’identità o alla differenza culturale, in particolare se il figlio adottivo proviene da un contesto diverso. In età scolare possono anche comparire commenti o pregiudizi esterni che minano l’equilibrio tra fratelli.
STRATEGIE PER UN AMBIENTE SANO
Evitare l’insorgere di sentimenti d’isicurezza e gelosia non è sempre possibile, ma si possono tentare delle strategie per creare un rapporto sano tra i due o più figli adottivi e biologici:
CONSIGLI PER I GENITORI
Cari genitori, far convivere figli biologici e adottivi non è solo possibile, è un'esperienza che arricchisce tutti. Richiede un impegno significativo da parte vostra, poiché vi confronterete con bisogni e domande diverse. Il filo conduttore, però, rimarrà sempre lo stesso per ogni figlio: il profondo desiderio di sentirsi amato.
Questo percorso vi spingerà a scoprire nuovi modi di amare, di far sentire i vostri figli desiderati, voluti e, spesso, di rassicurarli ogni giorno. È un'opportunità unica per espandere il vostro orizzonte affettivo e costruire una famiglia ancora più inclusiva e solida.
Non esiste una strada predefinita; ogni famiglia trova la propria, costruendo legami che si rafforzano nel tempo.
L'adozione, è importante ricordarlo, è anche uno spazio per l'azione "creativa" dei genitori. Potrete rendervi interessanti agli occhi dei vostri figli, trasmettendo loro con naturalezza i principi fondamentali di un'educazione basata sul rispetto del bambino come individuo capace e attivo. Serve il calore e la passione di chi si prende cura di questi bambini, sia quello biologico sia quello adottato, con entusiasmo e fiducia nel veder sbocciare, giorno dopo giorno, dei bellissimi fiori nel vostro giardino famigliare.
A cura di: ItaliaAdozioni APS
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06 Ottobre 2025
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