Il momento della presentazione di un nuovo compagno o compagna nella vita dei figli, in caso di separazione, può essere particolarmente delicato. A questo proposito, la Dott.ssa Pamela Pace (psicoanalista, psicoterapeuta, fondatrice e Presidente dell’Associazione Pollicino) sottolinea come non esistano regole fisse: ogni situazione è unica, va considerata nella sua specificità, perché ogni famiglia ha una propria storia, dinamiche relazionali diverse e tempi che non sempre coincidono.
Le risposte su come muoversi in queste circostanze non possono essere standardizzate né prescindere dalla storia delle due famiglie originarie e dalle modalità con cui è avvenuta la separazione. Altro fattore determinante è l’età dei figli: non è lo stesso avere a che fare con un bambino piccolo o con un adolescente. Le necessità cambiano con l’età ed è fondamentale che i genitori sappiano interrogarsi su come mettere al centro la cura e il benessere del figlio o della figlia in ogni fase della crescita.
GENITORI ANCHE DOPO: IL VALORE DELLA RELAZIONE CHE CONTINUA
Quando una coppia decide di separarsi, che sia eterosessuale od omosessuale, l’aspetto cruciale non è tanto la separazione in sé, quanto la qualità della relazione che i due genitori riescono a mantenere nel tempo. È questo legame - il modo in cui continuano a comunicare e collaborare - che può incidere profondamente sul benessere dei figli e sull’equilibrio della nuova realtà familiare.
Se la relazione tra i genitori rimane rispettosa e orientata alla cura condivisa dei figli, anche il contesto allargato può mantenere un equilibrio positivo. Al contrario, conflitti irrisolti e difficoltà comunicative rischiano di riflettersi sui figli e sulla qualità degli accordi che regolano la gestione quotidiana.
TEMPO E SPAZIO: DUE INGREDIENTI PER UNA NUOVA ARMONIA
Quando una famiglia si allarga, ogni bambino ha bisogno del proprio tempo per comprendere e accettare ciò che cambia: la separazione dei genitori, l’arrivo di un nuovo partner, l’ingresso di altri figli. I bambini costruiscono dentro di loro una "famiglia interna", fatta di affetti e sicurezze. Quando questa struttura cambia, serve tempo per riorganizzarla. Anche lo spazio fisico ha un ruolo importante: abitare con persone nuove o trasferirsi altrove può essere vissuto con fatica o curiosità, a seconda di come si accompagna il cambiamento. È quindi importante creare spazi accoglienti, rispettosi dei tempi di ciascuno.
LEGAMI DI SANGUE E LEGAMI DI CUORE
In una famiglia, non è detto che ci si voglia bene solo perché si è fratelli o cugini. I legami di sangue, da soli, non garantiscono un rapporto affettivo: l’affetto si costruisce nel tempo, con cura, ascolto e condivisione. Quando due famiglie si uniscono, può però diventare fondamentale rafforzare i legami tra fratelli biologici. In assenza di un rapporto solido, infatti, possono formarsi alleanze o rivalità che generano tensioni o vissuti di esclusione. In ogni caso, è bene ricordare che, in una famiglia allargata, ciò che conta davvero non è tanto l’origine dei legami, quanto la qualità delle relazioni che si costruiscono giorno per giorno.
ALCUNI SPUNTI E CONSIGLI
A cura di: Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori
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09 Giugno 2025
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