Nella società di oggi c’è un crescente disorientamento educativo: i genitori sono, da un lato, stimolati e desiderosi di svolgere un ruolo attivo nell’educazione dei propri figli ma, dall’altro, si sentono spesso soli nel comprendere cosa sia lecito aspettarsi e cosa possano fare concretamente per sostenere lo sviluppo delle capacità del proprio bambino man mano che cresce.
Come ho evidenziato nel precedente articolo, sarebbe molto utile per i genitori avere dei riferimenti chiari per capire a cosa prestare attenzione durante la crescita dei propri figli e sapere cosa si può fare per sostenerne lo sviluppo neuro-cognitivo, evitando ansie inutili, schemi rigidi e altresì il rischio di incasellare i bambini in diagnosi frettolose che non ne considerano pienamente i veri bisogni in base al vissuto personale.
Un utile supporto per i genitori può essere la seguente proposta-guida educativa (Progetto ‘Tandem’) per monitorare e attivare lo sviluppo evolutivo del proprio bambino in base a 8 aree:
1. Sviluppo funzioni del corpo
2. Sviluppo consapevolezza dell’ambiente
3. Sviluppo sociale ed emotivo
4. Gioco
5. Linguaggio
6. Sviluppo cognitivo
7. Motricità generale
8. Motricità fine
Tale guida non è assolutamente uno strumento diagnostico ma un utile supporto per conoscere il bambino nel suo complesso.
Ogni area, infatti, attraverso diverse domande, mette il genitore in ascolto e osservazione e lo aiuta a capire ciò che il bambino secondo la propria età è in grado di fare, ma anche ciò che il bambino potrebbe imparare a fare con l’aiuto quotidiano dell’adulto (zona prossimale di Vygotskij).
Tale approccio migliora anche la relazione tra genitori e figli, in quanto l’adulto è stimolato a rapportarsi in modo più attento e costante con il proprio bambino e a facilitarne l’apprendimento mettendo in atto nuove proposte educative.
Essendo una guida corposa, seguono solo alcuni spunti per comprendere l’articolazione delle proposte educative in base alle 8 aree di sviluppo sopra indicate e all’età del bambino.
1 ANNO
1. Cerca di bere dal bicchiere e di usare il cucchiaio
2. Reagisce alla domanda "dov’è?"
3. Fa spontaneamente "ciao" se coinvolto
4. Gli piace il gioco di nascondere gli oggetti
5. Indica e cerca di riprodurre le figure dei libri
6. Utilizza in modo appropriato gli oggetti
7. Cammina con aiuto
8. Comincia a scarabocchiare su un foglio
2 ANNO
1. Si sveste e veste in parte da solo
2. Imita attività degli adulti
3. Conosce regole dello stare a tavola
4. Separa giochi per colore e grandezza
5. Collega correttamente le parole agli oggetti/usa frasi almeno di due parole
6. Incastra forme geometriche
7. Tira la palla con entrambe le mani
8. Sfoglia un libro
3 ANNO
1. Mangia e beve senza aiuto
2. Si comporta in modo appropriato alla situazione
3. Accetta regole di gioco
4. Sviluppa temi di gioco
5. Utilizza "quando", "come", "perché"
6. Associa che piove se ci si avvale dell’ombrello
7. Va sullo scivolo
8. Colora una figura abbastanza bene
4 ANNO
1. Cerca di allacciarsi le scarpe senza aiuto
2. Riconosce alcune vie
3. Accetta di scherzare
4. Accetta giochi con diversi ruoli
5. Si esprime discretamente
6. Conosce alcune lettere e numeri
7. Sale e scende le scale con coordinazione
8. Scrive dei simboli: lettere e numeri
5 ANNO
1. Abbottona e fa nodi
2. Riconosce i pericoli
3. E’ in grado di contenersi se ripreso
4. Costruisce costruzioni complicate
5. Usa frasi complete
6. Sa mettere in sequenza oggetti di diversa grandezza
7. Cammina in equilibrio su un muretto
8. Taglia bene con le forbici
6 ANNO
1. Esprime i propri bisogni di riposo e attività
2. Rispetta regole del suo ambiente
3. Sa mantenere buoni rapporti
4. Gli piace saltare la corda
5. Utilizza frasi con coerenza logica
6. Distingue la destra dalla sinistra
7. Salta senza difficoltà
8. Piega la carta in metà e quarti
Un esempio
Come potete osservare, un bambino nell’anno di vita è già in grado di bere in autonomia dal bicchiere e di usare il cucchiaino.
Quanti bambini invece vengono imboccati e continuano a prendere il biberon?
Per un genitore avere la consapevolezza che il proprio bambino ha già questa potenzialità prima dell’anno lo aiuta a stimolare il proprio figlio a provare e pertanto a non rinunciare.
Il momento del pasto è un’importante palestra per cominciare a utilizzare la prensione in modo competente, che aiuterà il bambino anche a tenere in modo adeguato la matita quando comincerà a scarabocchiare su un foglio.
A cura di: Dott.ssa Michela Maddalena Capasso, logopedista
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05 Maggio 2025
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