Febbre e dolore sono sintomi comuni nei bambini e, comprensibilmente, spesso motivo di ansia per molti genitori. Per fare chiarezza, la Società Italiana di Pediatria ha chiarito alcuni dei dubbi più frequenti, sottolineando l'importanza di riferirsi sempre al proprio pediatra di fiducia.
La febbre deve essere sempre trattata
FALSO. La febbre è un meccanismo di difesa del nostro organismo che aiuta a combattere virus e batteri, stimola l’attività delle cellule immunitarie, ma non costituisce un pericolo di per sé. Per questo motivo, i farmaci antipiretici non dovrebbero essere usati solo per abbassare la temperatura, ma per alleviare il malessere del bambino associato alla febbre.
In corso di infezione acuta è bene contrastare subito l’infiammazione
FALSO. Durante un’infezione acuta, non è consigliabile contrastare subito l’infiammazione. Questo processo è una difesa naturale del corpo che aiuta a combattere l’infezione. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) riducono febbre e dolore, ma possono anche interferire con le difese immunitarie del corpo.
Ibuprofene e paracetamolo sono i due farmaci di prima linea nella terapia della febbre e del dolore moderato
VERO. Il paracetamolo rappresenta il farmaco di scelta per la gestione della febbre, mentre l’ibuprofene presenta un buon profilo di sicurezza e buona evidenza di efficacia nel dolore acuto, anche se variabile in base al contesto clinico. In Italia, il paracetamolo può essere utilizzato fin dalla nascita, mentre l’ibuprofene è autorizzato dai tre mesi di età e 5‑6 kg di peso corporeo.
Ibuprofene e paracetamolo sono ugualmente sicuri nella terapia di febbre e dolore
FALSO. Ibuprofene e paracetamolo non sono ugualmente sicuri per trattare febbre e dolore nei bambini. L’ibuprofene potrebbe aumentare il rischio di complicanze batteriche gravi in caso di infezioni come sinusiti e polmoniti. Inoltre, l’ibuprofene non è consigliato nei bambini con gastroenterite acuta e disidratazione per il rischio di danni ai reni.
L’uso di paracetamolo e ibuprofene previene le convulsioni febbrili
FALSO. Numerosi studi clinici hanno dimostrato come l’utilizzo di antipiretici non prevenga l’insorgenza o la ricorrenza degli episodi di convulsioni febbrili. Per questo motivo l’utilizzo degli antipiretici non deve seguire questa finalità.
L’uso preventivo di ibuprofene o paracetamolo non è raccomandato per ridurre l’incidenza di febbre e dolore in bambini sottoposti a vaccinazione
VERO. Le società scientifiche suggeriscono di evitare questi farmaci prima della vaccinazione anche perché alcuni studi indicano che potrebbero diminuire la risposta del sistema immunitario a certi vaccini. Tuttavia, è assolutamente accettabile usare questi medicinali per trattare la febbre e il malessere generale che potrebbero comparire dopo la vaccinazione.
La via di somministrazione preferenziale di ibuprofene e paracetamolo è quella orale
VERO. In linea generale, la via di somministrazione preferenziale è quella orale, consentendo di assumere una quantità di farmaco più precisa, senza dover ricorrere ad approssimazioni legate alla composizione delle formulazioni rettali. Fanno eccezione la presenza di vomito (caso in cui è comunque preferibile utilizzare il paracetamolo) o il rifiuto del bambino ad assumere la terapia orale.
Fonte: Società Italiana di Pediatria
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04 Agosto 2025
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