Il ragno violino, il cui nome scientifico è Loxosceles rufescens, è un ragno appartenente alla famiglia dei Sicaridi. Il suo nome deriva dalla caratteristica macchia sul suo corpo che ha la forma proprio dello strumento musicale. Si tratta di un insetto di colore giallo-marrone molto piccolo: il suo corpo misura infatti 8-10 mm.
Dove si trova?
È diffuso dappertutto, anche se predilige i climi mediterranei caldi e asciutti. Di solito si annida in anfratti come le fessure dei muri e mobili o in angoli poco frequentati delle case, tra i sassi e le rocce. Si tratta di un animale notturno perché di notte va in cerca di cibo, nutrendosi di insetti morti. Può accadere che il morso avvenga tra le lenzuola o mentre si indossano indumenti o calzature lasciati negli armadi o sul pavimento per lungo tempo e tra cui il ragno ha cercato rifugio. Non è di solito aggressivo, ma può mordere anche l’uomo. Normalmente morde solo se si sente in pericolo. Il morso è di solito indolore e può passare inosservato per diverse ore.
Quali sono i sintomi?
In genere però la quantità di veleno iniettata in una persona è così piccola da non provocare grandi danni. Il sito del morso può essere identificato da due piccoli segni cutanei circondati da eritema. Spesso si può avere solo moderato indolenzimento nelle 2-8 ore successive. Possono comparire prurito, gonfiore e arrossamento locale che, nella maggior parte dei casi, regrediscono in poco tempo.
In alcuni soggetti, specie se fragili o debilitati, il morso del ragno violino può dare una sintomatologia più importante, ovvero si possono avere delle complicanze, con un gonfiore che dal punto del morso si estende a tutto l’arto colpito, oppure febbre e successiva ulcerazione necrotica, che può diventare più profonda ed estendersi fino a colpire il muscolo e l’osso. Con il suo morso inocula un veleno che in teoria può provocare la necrosi dei tessuti nel corso dei giorni successivi. L’entità della lesione è spesso determinata da molti fattori, tra cui la localizzazione del morso ed eventuali patologie da cui è affetto il soggetto morso che possono influenzare il decorso clinico ed eventualmente portare alla morte.
Quali sono i sintomi in età pediatrica?
Anche i bambini possono riportare sintomi correlati al morso del ragno di violino e sviluppare complicanze, anche se la incidenza nel nostro Paese è decisamente rarissima.
Quale la terapia?
Per quanto riguarda il trattamento, attualmente, non esiste una linea guida per i morsi di ragno, quindi nemmeno per il Loxosceles. In caso di assenza di sintomi sistemici, è consigliata solo la terapia sintomatica (trattamento del dolore e riposo) e, su giudizio medico, terapia antibiotica e/o steroidea.
Cosa fare in caso di morso da ragno violino?
Innanzitutto è importante disinfettare l’area colpita. Se compaiono sintomi sistemici (es. febbre alta con brividi, vomito) o segni di malessere, rivolgersi tempestivamente al medico. Come per la puntura di qualsiasi insetto, è utile essere il più possibile precisi nella descrizione dell’animale, per cui può risultare utile scattare alcune fotografie che ne facilitino l’identificazione. I bambini che non presentano sintomi sistemici non necessitano ricovero ospedaliero. Tuttavia, poiché l’emolisi è stata descritta fino a sette giorni dopo un morso di ragno, in caso di comparsa di sintomi sistemici (ad es. vomito, febbre, mialgie o ematuria) è importante una rapida rivalutazione.
Casi clinici di morsi di Loxosceles durante la gravidanza non hanno documentato effetti avversi sul feto.
Come prevenire il morso?
A cura di: Società Italiana di Pediatria
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