Come insegnare ai bambini a essere gentili

Questa settimana, più precisamente lunedì 13 novembre, sì è celebrata la giornata mondiale della gentilezza, un'occasione per riflettere su come educare i nostri figli a essere gentili e cortesi con gli altri. In questo articolo, ci fa piacere condividere con voi alcuni suggerimenti e letture utili per insegnare la gentilezza e le formule di cortesia ai bambini.

Come educare i bambini alla gentilezza

Ecco qualche suggerimento su come educare i bambini alla gentilezza.

• Dare il buon esempio. I bambini imparano soprattutto osservando i genitori e gli adulti che li circondano. Quindi, è fondamentale che noi per primi mostriamo gentilezza e rispetto nei confronti delle altre persone e usiamo le formule di cortesia in ogni occasione, sia con le persone che conosciamo che con quelle sconosciute. In questo modo, i bambini capiranno che si tratta di un comportamento normale e desiderabile.
• Spiegare il significato. Non basta ripetere ai bambini di dire "per favore" o "grazie", bisogna anche spiegare loro perché queste parole sono importanti e cosa esprimono. Ad esempio, possiamo dire: "Quando chiedi qualcosa a qualcuno, devi dire 'per favore', perché così mostri che sei educato e che rispetti il suo tempo e la sua volontà. Quando ricevi qualcosa da qualcuno, devi dire 'grazie', perché così mostri che sei contento e che apprezzi il suo gesto". In questo modo, i bambini capiranno il valore delle formule di cortesia e le useranno con più convinzione.
• Rinforzare positivamente. Quando i nostri bambini fanno qualcosa di gentile, come aiutare un amico, condividere un giocattolo, ringraziare qualcuno o scusarsi per un errore, dobbiamo riconoscere il loro gesto e lodarli per averlo fatto. Ad esempio, quando utilizzano le formule di cortesia, possiamo dire: "Bravo, hai detto 'per favore', sono molto orgoglioso di te" o "Che gentile che sei, hai detto 'grazie', ho visto che a quella signora ha fatto piacere". In questo modo, i bambini si sentiranno apprezzati e motivati a continuare a comportarsi bene.
• Correggere con gentilezza. quando i nostri bambini fanno qualcosa di scortese, come insultare, prendere in giro, interrompere o ignorare qualcuno, dobbiamo intervenire e spiegare loro perché quello che hanno fatto non va bene e come possono rimediare. Dobbiamo farlo con calma e senza sgridarli o umiliarli, ma cercando di farli riflettere sulle conseguenze delle loro azioni sugli altri. Quando i bambini non usano le formule di cortesia, dobbiamo correggerli con gentilezza e pazienza. Ad esempio, possiamo dire: "Ti sei dimenticato di dire 'per favore', ricordati che è importante" o "Non hai detto 'grazie', prova a dirlo la prossima volta". In questo modo, i bambini impareranno dai loro errori e non si sentiranno sminuiti o umiliati.
• Creare occasioni di gentilezza. Un altro modo per insegnare la gentilezza ai bambini è creare delle situazioni in cui possono metterla in pratica. Per esempio, possiamo coinvolgerli in attività di volontariato, come portare dei regali agli anziani in una casa di riposo, donare dei vestiti o dei libri a chi ne ha bisogno, partecipare a una raccolta fondi per una causa benefica o adottare un animale abbandonato. Queste esperienze li aiutano a sviluppare l'empatia, la generosità e il senso di responsabilità verso gli altri.

Come spiegare ai bambini cos'è la gentilezza

Oltre a quanto abbiamo già visto, c'è un altro modo per spiegare ai bambini cos'è la gentilezza e perché è un valore: i racconti e le letture. I bambini infatti tendono a immedesimarsi molto in quello che leggono o che noi leggiamo loro ed è un modo per interiorizzare gli insegnamenti morali.

Ecco allora qualche consiglio di lettura:

• Il raffreddore di Amos Perbacco di Erin e Philip Stead (età di lettura: 3-6 anni). Un libro illustrato che racconta di Amos Perbacco, un guardiano dello zoo dal cuore gentile, che trova sempre il tempo per una visita ai suoi amici. Fino a quando Amos si sveglia con il naso che cola, la tosse e i brividi. E saranno allora i suoi amici a fargli una piacevole sorpresa e a occuparsi di lui. Una delicata storia di amicizia e dedizione.
• Il gigante egoista di Oscar Wilde (età di lettura: 6+ anni). Una fiaba che narra la storia di un gigante che non voleva condividere il suo giardino con i bambini e lo circondò con un muro. A causa del suo egoismo, il giardino diventò grigio e freddo, finché un giorno un bambino riuscì a entrare e riportò la primavera e la gioia. Il gigante capì il suo errore e aprì il suo cuore e il suo giardino ai bambini.
• Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry (età di lettura: 8+ anni). Un classico della letteratura per l'infanzia, che racconta le avventure di un bambino venuto da un altro pianeta e le sue scoperte sulla vita e sull'amicizia. Il libro è pieno di messaggi di gentilezza e saggezza.
• Wonder di R. J. Palacio (età di lettura: 11+ anni). Un libro per ragazzi, e per adulti, che affronta con delicatezza il tema della disabilità e della sua accettazione da parte degli altri. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni.

Ricordate che la gentilezza è contagiosa e che con un sorriso, una parola gentile o un gesto d'aiuto possiamo rendere il mondo un posto migliore. Se volete dare il via al contagio, condividete questo post ;-)

Team Keikibu