Nonostante i quotidiani fatti di cronaca, il bullismo rimane ancora un fenomeno sconosciuto a molte famiglie. Ciò che molti genitori ignorano non è tanto l'esistenza del problema sociale in sé, quanto il fatto che il disagio potrebbe riguardare da vicino il proprio figlio o la propria figlia.
Gli episodi di bullismo si susseguono sempre più numerosi e coinvolgono, con ruoli diversi, fino a un bambino su tre. Il problema riguarda in particolare bambini e adolescenti nelle fasce di età comprese tra i 7-8 anni e i 14-16 anni, e si manifesta soprattutto in ambito scolastico, in strada, nei locali e nei luoghi di ritrovo, spesso con gravi ripercussioni fisiche e psicologiche che possono indurre la vittima a commettere anche gesti estremi.
COME RICONOSCERE IL BULLISMO
Un comportamento da bullo si riferisce a tutti quegli atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica commessi in modo intenzionale e ripetuto nel tempo da un soggetto "forte" (bullo) nei confronti di uno "debole" che fa fatica a difendersi (vittima). Si distingue tra bullismo diretto (più frequente tra maschi), caratterizzato da comportamenti aggressivi e prepotenti visibili e il bullismo indiretto, un disturbo comportamentale meno evidente, e quindi più difficile da individuare, poiché gioca più sul piano psicologico (tipologia di prevaricazione più tipicamente femminile).
Spesso gli atti di bullismo non sono messi in atto solo da una persona ma da più soggetti che si coalizzano contro la vittima prescelta. Oltre alle due figure del bullo e della vittima, gli spettatori, sia sostenitori dell'uno che dell'altro ma anche maggioranza silenziosa, giocano un ruolo fondamentale.
Tuo figlio è vittima di bullismo se, per esempio, in modo ripetuto:
Non è bullismo invece se due ragazzi o gruppi di ragazzi litigano fra loro o si picchiano perché, in questi casi, esiste una parità di forza. Ma soprattutto non è bullismo quando qualcuno attacca o minaccia un coetaneo con un coltello, procura ferite gravi o compie molestie o abusi sessuali, perché questi comportamenti sono dei veri e propri reati.
COME CAPIRE SE TUO FIGLIO E’ VITTIMA DI BULLISMO
Anche le vittime di bullismo stanno imparando che la prima cosa da fare è parlarne in famiglia per evitare di chiudersi in se stessi e non interrompere mai queste vessazioni. Ma ancora tante vittime di soprusi hanno difficoltà a parlare con gli adulti delle violenze che subiscono.
Possono chiudersi in se stessi, esitare a raccontare le proprie giornate o sorvolare su quei fatti che per loro rappresentano una perenne condizione di sofferenza, spesso perché hanno paura di subire maggiori violenze per aver "parlato”.
Ecco perché i genitori devono mostrarsi molto attenti alle variazioni di umore e a tutti quei comportamenti improvvisamente anomali dei figli, imparando a cogliere i segnali che chi è vittima di bullismo può mandare o nascondere, ad esempio:
COSA POSSONO FARE I GENITORI
Non bisogna assolutamente sottovalutare gli atti di bullismo perché:
Oltre a rivolgersi alla scuola e poter denunciare l’accaduto alle Autorità competenti, in ogni caso è importante rassicurare la vittima di bullismo che non c’è nulla di sbagliato in lui che possa giustificare questi soprusi. Ragazzi che magari hanno problemi di sovrappeso, dislessia, discalculia o di vista possono attribuire alla propria condizione fisica la responsabilità di ciò che avviene e a rivolgere per questo verso se stessi la propria rabbia.
Inoltre, i ragazzi devono imparare che il bullismo è un comportamento sbagliato "a prescindere". Ecco allora che l'intervento della famiglia diviene determinante. Mamme e papà devono imparare a comprendere il proprio figlio più di quanto egli sappia fare da solo. Per riconoscere i segnali di un eventuale disagio, per evitare che rimanga vittima del fenomeno. Ma anche per impedire che a trasformarsi in "bullo" possa essere un giorno proprio il loro bambino.
Perché non rimangano vittime di questo fenomeno bisogna:
Ma non solo. E’ importante sapere che per non diventare bullo bisogna insegnare ai ragazzi a:
COSA POSSONO FARE I RAGAZZI
Subire il bullismo fa stare molto male. Ecco alcune indicazioni pratiche per chi ne è vittima:
A cura di: Keikibu (fonte: Polizia di Stato)
01 Ottobre 2023