Si sente parlare spesso di dipendenza e una credenza diffusa è che essa riguardi solo l’ambito delle sostanze. In realtà si può dipendere anche da molto altro, come dai dispositivi elettronici e dai territori virtuali che consentono di esplorare.
Internet è una piattaforma che nasce come strumento digitale finalizzato a conoscere, approfondire, studiare e avere informazioni in tempo reale (ma anche in tempi brevi!). Impossibile è disdegnare il potere e l’utilità di un mezzo come la rete, dunque anche dei Social e dei vari siti affini, poiché permettono di mettere in collegamento il mondo e costruire delle relazioni più o meno realistiche, ma pur sempre utili a mantenere dei contatti. Non si può dimenticare come nel momento difficile che abbiamo vissuto, e stiamo vivendo, sia stato proprio Internet ad essere un grande alleato che ha permesso di far proseguire la vita quotidiana con fattezze simili a quelle precedenti (pensiamo, per esempio, allo smart-working o alla didattica a distanza). Tuttavia, l’uso spropositato che ne viene fatto in alcuni casi riflette, al tempo stesso, quanto nell’era contemporanea si stia andando verso una società priva della capacità di attendere e faticare prima di ottenere, ma che invece predilige avere tanto, tutto e subito.
I genitori possono quindi preoccuparsi per i propri figli che, in età sempre più precoce, si accingono all’uso di dispositivi e piattaforme. È bene però sottolineare, innanzitutto, che il passare tante ore al cellulare non vuol dire avere una dipendenza! Vi sono infatti alcune caratteristiche che ne specificano la presenza e che la differenziano da un ab-uso, ovvero da un uso incontrollato o sregolato. Ivan Goldberg, psichiatra americano, ha individuato alcuni sintomi della dipendenza da Internet, tra cui:
1. il bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore in rete per ottenere soddisfazione;
2. una marcata riduzione d’interesse per altre attività che non siano online;
3. lo sviluppo, dopo la sospensione o diminuzione dell’uso della rete, di agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi.
È degna di nota anche la perdita delle relazioni interpersonali come conseguenza di questa dipendenza digitale. In tal senso, il chiudersi in un mondo parallelo, magari costituito da relazioni esclusivamente virtuali, è sicuramente tra i rischi che allarmano maggiormente le famiglie. Insieme a questo, inoltre, preoccupa molto la presenza di pericoli che si possono incontrare in rete, quali il cyberbullismo o i contenuti non adatti ai minori.
Sappiamo che l’uomo è un animale sociale, per cui predilige sviluppare delle relazioni con l’altro mantenendo contatti umani fisicamente presenti. L’avvento di Internet e dei Social, in generale, sembra però intaccare questo principio, soprattutto per i più giovani che, talvolta, possono pensare che basti un messaggio o un like per costruire una relazione stabile e duratura oppure, viceversa, che quanto viene detto o fatto agli altri su Internet non abbia poi ripercussioni sul loro universo emotivo al di fuori della rete.
Non di rado, dunque, bambini e ragazzi si affidano completamente a un piccolo oggetto che racchiude un grande mondo e che è capace di rendere tutto più semplice, leggero e controllabile, almeno in apparenza. Lontano dal cortile e vicino alla cameretta (un luogo estremamente importante in età evolutiva ma che non deve essere l’unico), Internet rischia in realtà di lasciare il soggetto in balia di proposte e contenuti vastissimi, spesso privi di norme e anche per questo difficili da padroneggiare. Nei casi di dipendenza, poi, è la rete che drammaticamente finisce per controllare il soggetto.
Che cosa possono fare quindi i genitori, al tempo di una società in cui l’online assume una rilevanza sempre maggiore? Può essere utile, in prima battuta, riflettere sul fatto che il problema non sia tanto relativo a Internet in sé, quanto piuttosto all’utilizzo che ne viene fatto. In questo senso, è bene inoltre ricordare che l’insistenza genera resistenza! Negare l’uso della rete a bambini e ragazzi potrebbe piuttosto aumentarne il fascino e portare anche a una perdita di quello che rappresenta, in buona sostanza, un grido di libertà dei giovani di oggi. Può essere prezioso, allora, aiutare i propri figli mostrando loro comprensione e impegno nel rispetto delle regole, per affiancarli nel trovare il giusto compromesso tra il difficile, il faticoso e il facile; dare un esempio da seguire che faccia comprendere che, pur usufruendo di Internet in modo adeguato, impegnarsi e ottenere qualcosa, rinunciando inevitabilmente ad altro, lascia una sensazione che nessun like può lasciare: quella di essere e di divenire.
A cura di: Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus
04 Novembre 2021