Siamo tutti consapevoli dei benefici che l’attività fisica produce, tanto che da diverso tempo sempre più genitori avvicinano i loro figli, fin dai primi anni di età, al mondo dello sport. Molti studi dimostrano come, grazie ad esso, sia possibile sviluppare capacità non solo fisiche ma anche cognitive, sociali e comunicative, eppure quando c’è da scegliere se intraprendere un percorso agonistico o amatoriale iniziano a crescere i dubbi sulle pressioni fisiche e psicologiche a cui i bambini saranno sottoposti.
Cosa differenzia i due percorsi sportivi?
A livello amatoriale lo sport è puro divertimento, è la pratica di un gesto volto alla sua conoscenza. Potremmo dire che l’attività segue il flusso della pura passione.
A livello agonistico questa passione viene integrata con qualcosa in più, il gesto tecnico si perfeziona sviluppando capacità fisiche sempre più complesse legate a particolari attitudini personali. Ci tengo a sottolineare che non è solo competizione con gli altri. Spesso quando parliamo di agonismo riconduciamo tutto alle sfide da affrontare per predominare sugli altri come a dover affermare la propria bravura, in realtà il suo significato è molto più profondo. L’etimologia della parola agonismo deriva dal greco ago che significa muovere, condurre, mentre il significato di competere, insito nell’attività agonistica, deriva da cum, unione, e pètere, andare verso. Possiamo dedurre come l’attività agonistica non sia qualcosa che divide, dove uno sarà superiore ad un altro, ma all’andare insieme verso un obiettivo, quello della crescita.
L’agonismo, in questo senso, educa.
Educa alla conoscenza del proprio corpo e delle proprie capacità. Con l’intensificarsi del lavoro si impara a riconoscere i propri limiti, a lavorare per superarli e si sviluppa una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni.
Educa al senso del dovere e dell’impegno per raggiungere i propri scopi, dando importanza al tempo e alla sua organizzazione. Concetti che sembrano banali, ma al giorno d’oggi, dove le persone sono sempre più focalizzate al risultato da ottenere, dimentichiamo che esso è strettamente correlato al livello di impegno e sacrificio che investiamo. "Tutto e subito" è un concetto che non risiede nello sport dove la pratica di allenamento deve essere ripetuta costantemente per imparare a perfezionare un gesto tecnico.
Educa, infine, al rispetto delle regole e facilita una maggior socializzazione con le altre persone, riconoscendo e rispettando il ruolo di tutti.
Lo sport agonistico richiede tanti sacrifici, non lo nego, a volte non facilmente comprensibili per un bambino, soprattutto durante la fase della crescita, ma non smetterò mai di sottolineare quanto sia una importante scuola di vita. Grazie allo sport ho imparato a non arrendermi, a dare il giusto peso alle cose riconoscendo in modo razionale il mio contributo e i miei errori. Sono continuamente alla ricerca della mia versione migliore perché lo sport mi ha insegnato a non fermarmi mai davanti a un risultato. Si può sempre andare oltre, si può sempre imparare qualcosa di nuovo da qualsiasi situazione. Questa è una delle lezioni che cerco di dare sempre ai miei atleti, sia essi bambini di 6 anni o ragazzi di 16.
Il mondo è movimento e noi, di conseguenza, possiamo muoverci al suo interno raggiungendo ciò che più desideriamo attraverso il nostro impegno. Lo sport è molto più di medaglie e trofei, è un ambiente che ti forma e se affrontato nel modo corretto ti offre una ricchezza che non ti abbandonerà mai.
19 Agosto 2021
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