Le voci si alzano, le parole si trasformano nel classico botta e risposta che invade l'aria: è scoppiata una lite tra mamma e papà che non riescono a moderare i toni davanti al bimbo. Certo sarebbe meglio evitarlo. Una discussione, però, non è una tragedia, può capitare. Dopo però bisogna porre rimedio e rassicurare il bambino.
In un mondo perfetto, mamma e papà sorridono sempre, attendono con ansia il momento dei pasti per chiacchierare allegramente e, in ogni possibile situazione, si scambiano paroline dolci (con sguardo luminoso). Peccato che nella realtà non sia proprio così...
Di fatto, la famiglia felice stile Mulino Bianco, 24 ore su 24, proprio non esiste. Perfino alle coppie più affiatate capita di discutere. Una giornata "no" e uno scambio verbale un po' acceso si può trasformare in una lite (quelle "normali", non pensiamo a episodi estremi e di violenza domestica). La gestione della rabbia non è così scontata neppure per l'adulto che, talvolta, si "accende" e non riesce a mettere un freno alle emozioni che lo travolgono. Ammettiamolo: non è molto diverso dalle esplosioni di disappunto di un bimbo in età prescolare che, però, viene invitato a smetterla...
In effetti sarebbe meglio non litigare davanti ai bambini. Litigare davanti ai figli, anche quando sono molto piccoli, andrebbe evitato, ma la lite va vista come qualcosa che può accadere. Se non ce la facciamo al momento a essere così pronti e lucidi da evitarla, è importante, poi, riconoscere quanto è successo e correre ai ripari con i figli.
Quello che conta davvero è non minimizzare il fatto che il bimbo abbia assistito a una situazione spiacevole. Un comportamento adulto è anche quello di chi commette un errore e poi ripara. Non lo è invece chi lascia passare o sostiene che l'episodio non ha avuto importanza.
In qualche modo è legittimo che ogni tanto un genitore non riesca a stare zitto davanti a una provocazione, anche quando il bimbo è nei paraggi: può accadere a ognuno di noi. Non lo è altrettanto che l'adulto, poi, non rassicuri il bimbo, scusandosi con lui.
In una vita familiare "non perfetta", dunque, se il bimbo viene opportunamente consolato, una discussione non è poi la fine del mondo. Ma, al tempo stesso, occorre non sottovalutare l'effetto destabilizzante che una lite tra i genitori può esercitare su di lui.
Il bimbo percepisce mamma e papà come una sorta di "contenitore colorato" che lo fa sentire figlio di quella coppia. La scatola è la somma dei colori e delle qualità dei due genitori: il papà, per esempio, è più giocoso e la mamma un po' più regolativa. La somma delle caratteristiche dei genitori ha una funzione rassicurante sul bimbo. Se i genitori litigano, si sgretola questo "contenitore" che rappresenta lo spazio affettivo e relazionale del bimbo. E questo causa la paura di sentirsi solo, perché il contenitore dà il senso di appartenenza a quella famiglia.
Certo, a volte, è difficile sottrarsi a una lite, tuttavia, quando i problemi sono legati alla coppia, dovrebbero essere gestiti in uno spazio separato: la camera da letto, il salotto, lontano dallo sguardo e dalle orecchie dei figli.
Anche se al centro delle discussioni c'è l'educazione del bimbo, o argomenti che lo riguardano direttamente, è ancora peggio metterlo nella condizione di assistere alle accuse reciproche dei genitori. Se mamma pensa A e papà B su un'azione educativa, è opportuno che discutano le rispettive posizioni da soli, raggiungendo una soluzione.
Per ogni bimbo è importante l'idea che ci sia una sorta di "alleanza genitoriale" su quanto lo riguarda. In ogni caso se malgrado tutti i buoni propositi dei genitori il temporale scoppia è sempre meglio dare ai bimbi l'espressione più prossima alla verità: “Si litiga ma poi si fa pace", "Non ti preoccupare, a volte mamma e papà non ce la fanno".
A cura di: Il Granchio Arcobaleno
25 Settembre 2022
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