Tatò, una piccola tartaruga nata tra le montagne parte per un viaggio: passaggi in salita e in discesa, ostacoli, avventure, incontri, mentre il paesaggio bianco e incantato si trasforma. C’è il mare, un sole di sale, pianure,…
Tatò, una piccola tartaruga nata tra le montagne parte per un viaggio: passaggi in salita e in discesa, ostacoli, avventure, incontri, mentre il paesaggio bianco e incantato si trasforma. C’è il mare, un sole di sale, pianure, strade, piste e percorsi e Tatò arriva finalmente a deporre le uova. E, così, la vita riprende. Il silenzio diviene suono, canto, nenia, culla, carezza. Una partitura poetica che accompagna i bimbi allo stupore e alla meraviglia.
In scena tanto sale e pochi oggetti agiti con fare semplice e necessario. I bambini ritrovano nei gesti i linguaggi del gioco, le voci e i rumori di casa, dell’intimo. E sono loro che arrivano poco a poco a prendere tutto lo spazio, il gioco e a far propria la scena.
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