«Ti odio!»; «Non sei più mia sorella!»; «Non ti sopporto!». Quando a litigare sono due femmine più che le mani a volare sono le parole. Specialmente tra sorelle, si urlano parole eccessive, drammatiche, senza mezze misure ma, allo stesso tempo, da non prendere alla lettera. Sono “dichiarazioni di guerra” fuori controllo, scomposte ed eccessive come possono essere ragazzine preadolescenti e adolescenti.
Quindi la prima cosa che i genitori possono fare prese con le improvvise esplosioni di rabbia o insofferenza reciproca delle figlie è di mantenere la calma. Un consiglio da seguire soprattutto adesso che le famiglie trascorrono più tempo insieme. E le sorelle hanno molte più occasioni per azzuffarsi. La buona notizia è che non c’è niente di strano: tutti i fratelli, indistintamente, litigano. Anzi, è statisticamente provato, lo fanno molto più degli amici o dei compagni di classe. Le sorelle, però, hanno un modo tutto loro di “dirsele”, molto meno “fisico” ma, non per questo, meno aggressivo.
I motivi dei litigi
Perché i fratelli e le sorelle litigano? Alla base, per tutti, c’è la naturale competizione infantile per accaparrarsi l’amore dei genitori, specialmente (fino ai 9-10 anni) quello della mamma. E chi in famiglia arriva per secondo o seconda, trovando uno spazio già “occupato” deve darsi da fare. Il primo modo è cercare di distinguersi in qualcosa: se una è brava nello sport l’altra eccelle nello studio o nella musica e così via. Il secondo è quello di contendersi ruoli e privilegi tirandosi i capelli e facendosi i dispetti. Crescendo, però, tra sorelle scatta una diversa competizione rispetto a quella tra maschi. Quella sul piano estetico.
Chi è la più bella?
La rivalità per l’aspetto esteriore, per la quantità e la tipologia dei corteggiatori, per la personalità più brillante e, quindi, socialmente più attraente dell’una o dell’altra, possono scatenare conflitti molto frequenti. In questo caso i genitori devono stare molto attenti a non schierarsi a favore dell’una o dell’altra, evitando di farsi coinvolgere e di emettere giudizi. Ma è anche molto importante chiamare in causa il padre. È lui, con il suo sguardo incoraggiante e attento, che potrà confermare autostima e sicurezza nelle figlie, attenuando via via ogni rivalità. C’è poi qualcosa che, più di tutto, vince i litigi tra sorelle: l’alleanza su una questione comune. Come descrive bene un libro ancora oggi molto amato, che io suggerirei di regalare alle ragazzine come lettura: Piccole donne, dove le quattro protagoniste, diversissime l’una dall’altra, riescono a superare i naturali conflitti quando decidono di collaborare a un obiettivo comune in un momento molto difficile. Ed è così che scoprono quanto sia bello essere sorelle.
A cura di: Marta Versiglia, insegnante e pedagogista, staff CPP - Scuola Genitori
27 Ottobre 2020
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