E’ sempre più frequente incontrare bambini che indossano l’apparecchio ai denti, già nella scuola elementare, alcuni addirittura fin dall’asilo. Sicuramente sorge un dubbio: è una moda o è realmente necessario?
Per rispondere bisogna fare qualche passo indietro. Il nostro stile di vita, l’ambiente in cui viviamo e la nostra alimentazione sono cambiati in modo drastico e repentino negli ultimi decenni. Un tempo la nostra alimentazione era composta da cibi prevalentemente duri, fibrosi e consistenti: un’autentica “ginnastica” per la muscolatura della nostra faccia e lo sviluppo armonioso delle ossa mascellari. Oggi la nostra dieta prevede cibi molto più morbidi, che richiedono una minore masticazione, determinando un minor sviluppo muscolare e facciale, soprattutto nei bambini.
Ma c’è di più: masticando poco, anche i denti si consumano meno e, non usurandosi, a volte creano degli ostacoli alla crescita armonica della mascella o della mandibola, creando i presupposti per un’occlusione non corretta.
L’alimentazione odierna, inoltre, spesso propone cibi a basso valore nutritivo ma ad alto valore calorico e zuccherino, aprendo le porte alle carie e spesso alla perdita precoce dei denti, anche quelli da latte. Questo comporta sia difficoltà alla masticazione che perdita dello spazio che dovrà essere occupato dai denti permanenti, comportando così situazioni di affollamento dentario.
Anche l’utilizzo prolungato di ciucci e biberon influisce poiché ostacola il corretto sviluppo di una deglutizione fisiologica che gioca un ruolo molto importante per la prevenzione delle problematiche ortognatodontiche.
Inoltre, problematiche respiratorie collegate ad allergie ed inquinamento ambientale spesso inducono il bambino a respirare più con la bocca che col naso; ne consegue una crescita disarmonica dello scheletro facciale, un iposviluppo del torace e altresì un minor apporto di ossigeno al cervello, causando affaticamento, sonnolenza e deficit di attenzione, che possono manifestarsi con irritabilità, stanchezza cronica ed inferiore rendimento scolastico.
La mancata filtrazione dell’aria a livello del naso comporta poi una maggiore suscettibilità all’ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi oltre ad una maggiore suscettibilità alle malattie del tratto respiratorio in generale.
La correzione delle problematiche occlusali mediante uso dell’apparecchio ai denti, pur non essendo una terapia “salvavita”, è molto importante per la salute complessiva del bambino: senza uno sviluppo orofacciale armonioso, infatti, il bambino masticherà con più fatica, tendendo quindi ad assumere cibi più facili da ingerire ma spesso poco nutritivi, deglutirà e respirerà male e potrebbe altresì avere problemi di fonazione. In particolare, difficoltà di pronuncia possono ostacolare l’apprendimento di lettura e scrittura oltre che creare problemi a livello socio-relazionale, soprattutto in età scolare.
E’ per questo di fondamentale importanza orientare l’armonico sviluppo di tutto l’apparato masticatorio in evoluzione nel bambino. La crescita, che riguarda le strutture ossee, dentarie e le parti molli, deve avvenire con coordinazione poiché se la funzione di una di queste componenti è alterata anche le altre ne risentono.
Un’ultima considerazione: più si agisce in età precoce, più l’intervento è ridotto a fronte di risultati strabilianti. Al contrario, interventi in età più tardiva richiedono maggiore tempo e sono più invasivi a fronte di risultati più limitati e meno stabili del tempo, spesso con un elevato rischio di recidiva.
Quindi l’apparecchio ai denti è una moda o, piuttosto, prevenzione e salute?
15 Ottobre 2020
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