Ecco alcuni consigli utili per aiutare i bambini ad affrontare nel migliore dei modi il nuovo anno scolastico.
Tutto ruota attorno a tre aspetti: il sonno; la giusta dose di esposizione ai videoschermi; la routine della colazione. Vediamoli nel dettaglio.
Il sonno è diventato sempre più problematico. Capita di trovare bambini di prima elementare che si addormentano alle 23 e si svegliano alle 7 se non alle 6. La perdita di una, due, tre ore di sonno agisce pesantemente sulle capacità mentali, sull’attenzione e la concentrazione. Specialmente per chi frequenta il tempo pieno, otto ore sono lunghe, e arrivare a scuola senza il “bagaglio“ di sonno necessario si rivela davvero rischioso!
Una decina di ore in prima e seconda elementare e almeno nove in quarta e quinta rappresentano una misura di sicurezza per la salute psichica degli alunni, un aiuto che li preserva dalla demotivazione scolastica. Le cause della scarsa quantità di sonno sono varie. Si va dall’abitudine di usare la TV come sonnifero (anche in tarda serata), al papà che vuole a tutti i costi far giocare il pargolo prima di dormire, dall’idea che i bambini devono stancarsi per poter riposare, all’uso del lettone, sia in versione di preliminare del sonno, sia per passarci la notte intera.
Occorre, viceversa, che i figli restino nella loro cameretta, e che alle 21 o 21,30 si addormentino in modo da accumulare le 9-10 ore canoniche necessarie a “sopravvivere” a giornate scolastiche spesso impegnative.
I videoschermi invadono sempre più la vita infantile attraverso la TV, gli smartphone, i computer, i tablet e altri dispositivi. La distrazione virtuale non aiuta l’attività scolastica. Iniziare la giornata con un cartone animato invece che con la colazione appare un attentato all’equilibrio psicofisico dei bambini. Tutti gli esperti condividono che occorre limitare, piuttosto che proibire, l’utilizzo dei videoschermi: 30-40 minuti al giorno sono più che sufficienti.
Vigilare sull’utilizzo dei videogiochi è fondamentale: si tratta di giochi che non finiscono mai, che richiedono una presenza costante e ai quali è difficile sottrarsi. Che regalare uno smartphone a un bambino non sia una buona idea appare ormai chiaro, ma molti genitori hanno bisogno di sentirselo dire per evitare di mettere i piccoli sul binario di una precocità di cui non si sente alcun bisogno e per tenerli lontani dal mondo di Internet, dove contenuti non appropriati ai bambini sono la norma e non l’eccezione.
Infine, la colazione. In tutte le diete è raccomandata come pasto principale, ma per diventarlo veramente 10 minuti non bastano. I bambini hanno bisogno di un tempo più dilatato, di sentire l’importanza del momento, se possibile condiviso da tutta la famiglia.
Preparare il tavolo della colazione prima di andare a letto può risultare utile, così come ritualizzare il momento con tazze e posate specifiche scelte dai bambini stessi. Dare la giusta importanza a questo momento è l’unico modo per renderlo fattibile.
E per quanto riguarda l’emergenza Covid, la parola chiave è normalità, evitando ogni ansia o carico di paure. Non bisogna dare l’impressione ai bambini che la scuola sia un luogo di pericolo, spiegando loro le nuove procedure, che troveranno i banchi distanti e che dovranno entrare con la mascherina. E fermatevi qui, anche perché i bambini si abituano in fretta a tutte le situazioni, comprese quelle di disagio e rispettano più tranquillamente di noi le nuove regole.
Per quanto concerne la mascherina, in classe non la dovranno tenere ed il problema è più sentito per quelli che vanno in prima, che hanno bisogno di un ambiente accogliente e non “mascherato” in modo da non attivare delle paure. Quanto alla misurazione della febbre, ci vorrà più responsabilità, anche se a mio avviso sarebbe preferibile che la febbre si misurasse a scuola perché questo sarebbe un deterrente formidabile.
Queste semplici indicazioni consentono di preparare bene i figli a ogni nuova giornata scolastica. Il resto tocca agli insegnanti, ai quali consiglio di fare in modo che il primo giorno di scuola sia una festa, con giochi e attività simpatiche, senza farsi bloccare dalla paura. E’ l’anno di Rodari: usate la grammatica della fantasia!
A cura di Daniele Novara, pedagogista e direttore CPP - Scuola Genitori
30 Settembre 2020
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